Bikejoring, correre con la bici e il cane

Articolo di Fabrizio Gallino

Che cos’è il Bikejoring?

Bikejoring è una disciplina che consiste nel percorrere un tracciato insieme al proprio cane utilizzando una bicicletta. Questo sport cinofilo prevede che il cane sia collegato al mezzo attraverso una linea ammortizzata ed una pettorina o imbrago appositamente studiato (uguale a quello utilizzato nello sleddog) per garantire il massimo comfort e benessere del cane durante l’attività.

Imbrago, attrezzature e comandi utilizzati derivano direttamente dallo sleddog, le slitte trainate da cani, e di conseguenza nel primo periodo di espansione di questo sport anche i cani utilizzati erano gli stessi o quasi. Nel tempo questa specialità cinofila ha richiamato sempre più appassionati con i cani più disparati. Ovviamente, a differenza del Canicross dove possono mettersi in gioco tanti cani anche di taglia piccola, il Bikejoring richiede cani di taglia superiore in grado di esercitare una attività ad una velocità più elevata rispetto la corsa a piedi e con uno sforzo sicuramente maggiore. In merito vanno pertanto sempre consultati un medico veterinario e successivamente un istruttore cinofilo in grado di iniziare in modo corretto un percorso di allenamento e istruzione.

Sono esclusi da questo sport tutti i cani non adatti morfologicamente ad uno sforzo di questo tipo come bulldog, grossi molossi, bassotti e tutti quei cani che per caratteristiche fisiche e funzionali non sono adeguati.

Quali sono i benefici del Bikejoring?

Il livello di complicità che si instaura con il proprio cane attraverso questo sport è magnifico. Imparare a fidarsi del proprio cane, legato davanti a noi a due metri di distanza mentre noi pedaliamo su una bicicletta al massimo delle possibilità, fa diventare il binomio un’entità unica. Il nostro cane vede prima le curve, le traiettorie e noi come conduttori dobbiamo essere pronti a impartire i comandi di direzione, di velocità ed eventualmente di arresto.

Amplifica la fiducia che riponiamo nel cane e questo ci restituisce altrettanta attenzione e fiducia da parte sua. Dobbiamo pensare che un conduttore di slitta potrebbe avere il proprio cane leader a 10 metri o anche più, davanti a se, e deve essere certo che se si chiede di svoltare verso destra questo lo farà. L’intensità di relazione è al massimo, la complicità e le gratifiche sono nel binomio più di tipo sociale e nell’attività che si sta facendo.

Qual’è l’attrezzatura necessaria per praticare Bikejoring?

Come visto all’inizio, per praticare correttamente questo sport cinofilo, servono poche cose ma molto importanti. Partiamo dal cane: imbrago tipo Sleddog. L’imbrago si stende su tutto il corpo e prevede l’anello a cui fisseremo la linea posizionato all’altezza dell’attaccatura della coda.

La linea è quel “guinzaglio/fettuccia” che unisce conduttore e cane. La linea può variare in lunghezza tra canicross e bikejoring (e scooter). La particolarità è che deve essere ammortizzata per rendere fluidi i cambi di velocità e direzione preservando conduttore e cane da continui strappi.

Antenna. L’antenna è un supporto che va collegato alla bicicletta e permette di sostenere la linea dal manubrio al di fuori della ruota anteriore evitando che la linea si incastri nella ruota correndo. Esiste di vari tipi ed aiuta molto, specialmente nella fase inziale di approccio, ad accompagnare nei cambi di direzione e nei classici errori delle prime uscite salvandoci da qualche caduta.

La bicicletta non necessita di particolari accessori, solitamente si utilizzano biciclette ammortizzate frontalmente, viste le velocità e la particolarità dei tracciati è obbligatorio caschetto protettivo e sono consigliati sempre i guanti.

Quali sono le regole del Bikejoring?

Le gare sono di tipo sprint, sotto i 7 km, e pertanto si richiede a cane e conduttore una intensa attività per un periodo relativamente breve. Come per noi atleti anche per il cane ci sono delle accortezze da tenere a mente in fase di allenamento come di gara. Ad esempio non si fa bere eccessivamente il cane prima della partenza come all’arrivo, indicazione simile per il cibo che solitamente non si dà al cane per almeno quattro o cinque ore prima della partenza. Nessuno sport cinofilo si improvvisa, tantomeno questo, dove lo sforzo fisico per il binomio è importante ed entrano in gioco numerosi fattori che esulano dall’aver insegnato al cane l’attività e ci fanno vivere il cane come un vero e proprio atleta con allenamenti, recuperi, alimentazione appropriata e la continua supervisione dei veterinari anche alle gare.

Come per tutte le attività sportive le indicazioni su come iniziare e quando sono spesso legate alla nascita della passione e attenzione nei confronti della disciplina ed agli obiettivi che il binomio si pone. Se il cane è sano ed il veterinario di fiducia ritiene possa praticare potenzialmente questo sport, ci si può approcciare a qualsiasi età. Per quanto riguarda bikejoring e scooter, i cani sotto i 18 mesi non possono partecipare alle attività ufficiali, questo per garantire la loro corretta crescita ed il pieno sviluppo dal punto di vista fisico (muscolare e scheletrico). Tale età si abbassa nella corsa a piedi portando il limite a 12 mesi.

Il cane per approcciarsi correttamente deve avere una base educativa che permetta di avvicinarsi alla corsa ed allo sport in sicurezza. Ovviamente a seconda dell’età del cane ed alle potenzialità del binomio, in generale, si fissano insieme all’istruttore di riferimento degli allenamenti e degli obiettivi raggiungibili.

Le competizioni si svolgono nei posti più svariati, il tracciato deve essere ben delimitato e non consente il transito di persone durante la competizione, perciò solitamente si prediligono sentieri montani, tracciati in zone di campagna o contesti non troppo vicini a zone trafficate. In ogni caso i tracciati devono essere di 7 km massimo di lunghezza con dislivelli non superiori ai 200 m. Le categorie per le varie discipline sono attualmente divise in fasce di età e consentono anche ai ragazzi minorenni di partecipare (a seconda dell’età accompagnati nel tracciato da un adulto o meno). Si svolgono attualmente sul territorio nazionale gare e attività organizzare riconducibili a due Enti (CSEN e FISC) con relativi Campionati.

In Italia si è appena svolta la ventesima edizione del Campionato Europeo ECF (European Canicross Federation) organizzata da CSEN con la presenza record di 631 atleti in rappresentanza di 19 nazioni europee.

Articolo di Fabrizio Gallino

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